Scambio Transnazionale di Informazioni. Dal 21 Agosto 2017 inizia una Nuova Era.

Avrà inizio il 21 agosto per 54 paesi (c.d. early adopters) lo scambio automatico transnazionale di informazioni in materia fiscale.

A questi paesi nel 2018 se ne aggiungeranno altri 50 ed altri ancora a partire dagli anni successivi, secondo il piano tracciato dall’OCSE.

Il 21 agosto 2017 rappresenta quindi simbolicamente la fine di un’era, quella della sovranità nazionale sulle informazioni finanziarie, e l’inizio di un’altra caratterizzata dalla globalizzazione in materia fiscale.

Sarà quella la data infatti entro cui le banche dei 54 paesi “early adopters” dovranno trasmettere, alle rispettive amministrazioni fiscali, i dati dei propri clienti stranieri che, dal mese successivo, le amministrazioni si scambieranno tra loro secondo i parametri standard definiti in sede Ocse.

In pratica avverrà a livello internazionale quanto già avvenuto in Italia con l’acquisizione, con finalità antievasione, di tutti i dati bancari dei contribuenti nell’enorme database dell’Anagrafe tributaria.

Tutta questa mole di dati avrà ovviamente delle modalità e dei tempi tecnici di “lavorazione” che certamente non saranno brevi, considerando anche che le informazioni che arriveranno dai vari paesi potrebbero non essere sempre ordinate e precise.

Non c’è dubbio comunque che si tratta di un processo irreversibile che ha già cambiato in modo radicale il mondo in cui viviamo.

Appare chiaro però che fino a quando anche gli Stati Uniti non saranno parte attiva di questo sistema di scambio, il processo di globalizzazione finanziaria non potrà certamente dirsi completato.

Proprio gli USA infatti, che hanno spinto con maggior forza per arrivare allo scambio di informazioni finanziarie (il FATCA è entrato in vigore prima del Common Reporting Standard dell’Ocse), hanno basato il processo su accordi bilaterali con modalità a senso unico (il FATCA non prevede reciprocità). In sostanza tutti sono tenuti a trasmettere in Usa le informazioni relative ai cittadini americani, ma gli Usa non hanno l’obbligo di reciprocità nello scambio dei dati.

Di fatto questo stato di cose porta gli USA ad essere il più importante “paradiso fiscale” rimasto con capacità di attrazione di capitali da tutto il mondo grazie alla riservatezza garantita in Wyoming, Nevada, Virginia o Delaware e alla possibilità di utilizzare società come le LLC, semplicissime da “schermare”.

Quello che comunque è certo è che la strada verso la globalizzazione totale delle informazioni è già tracciata e nulla sarà più come prima.

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Forex Industry : Introducer Brokers. Cambia tutto.

Grandi cambiamenti sono alle porte per tutti gli operatori dell’industria del Forex che, tra l’applicazione della MIFID 2, le modifiche normative in corso di attuazione in pressoché tutti i paesi di radicamento dei Forex brokers e la crescente attenzione da parte di ESMA e di tutti i regolatori locali, rischiano a breve di dover interrompere l’attività se non si adegueranno ai nuovi standard richiesti.

Con particolare riferimento alla figura dell’Introducer Broker segnaliamo di seguito alcune delle principali novità :

– Necessità di verifica da parte del Broker in merito all’autorizzazione dell’Introducing Broker secondo gli standard previsti dalla direttiva 2004/39/EC (MIFID);

– Necessità di iscrizione come Tied Agent dell’Introducer Broker sotto la piena responsabilità del Broker, in caso si tratti di soggetto non altrimenti autorizzato.

– Divieto di pagamento di commissioni a soggetti non autorizzati.

Si tratta di interventi effettuati nell’ottica di disciplinare una figura che molto spesso, in assenza di uniformità normativa tra i vari paesi anche in ambito UE, sfuggiva ad ogni attività di monitoraggio rappresentando certamente un’anomalia nel contesto regolamentare internazionale.

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Brexit: ha inizio il Piano B delle Banche.

La Gran Bretagna si prepara alla grande ritirata che la Brexit porterà con sé. Sebbene molti continuino ad affermare che Londra si riconfermerà come la più grande capitale della finanza, le banche stanno già valutando le possibili conseguenze di tale uscita progettando il loro futuro alla luce dei nuovi scenari che la Brexit potrebbe prospettare. Non è ancora possibile affermare se si tratterà di “hard brexit” o “soft brexit”. Il tutto verrà stabilito dagli accordi tecnici tra la capitale inglese e l’Unione Europea: una maratona che comincerà proprio oggi.

Ciò detto, c’è chi vede nell’uscita dell’Inghilterra un vero e proprio punto di forza per l’economia mondiale.  Saudi Aramco, il fiore all’occhiello dell’Arabia Saudita e la più potente compagnia petrolifera al mondo, ha dato via libera al processo di quotazione della Coca Cola dell’oro nero, come è stata definita qualche tempo fa dal celebre imprenditore ed economista statunitense Warren Buffet, annunciando che investirà 300 miliardi di dollari nel prossimo decennio per mantenere la capacità produttiva attuale e per aumentare le esplorazioni di gas naturale. Dopo tale annuncio, la Financial Conduct Authority (Fca), ente regolamentatore dei mercati finanziari britannici, ha avanzato la proposta di istituire un nuovo indice alla Borsa di Londra per consentire la quotazione di società controllate da stati sovrani, proprio come Saudi Aramco, innalzando le critiche dell’Associazione britannica dei fund managers che ha espresso riserve sulla governance della compagnia saudita.

Le alternative alla Londra post-brexit si concretizzano ogni giorno che passa. Le banche e le società finanziarie a breve sposteranno interi rami di attività in altre capitali europee. Parliamo di: Bank of America, Barclays, Nomura e Citigroup che vedono in Dublino una valida opzione dove poter trasferire il loro business; BnpParibas, Crédit Agricole e Hsbc che sposteranno centinaia di addetti a Parigi; Deutsche Bank e Goldman Sachs che trovano in Francoforte una capitale finanziaria mondiale; Lloyds Banking Group la quale è vicina a scegliere Berlino come base europea; Morgan Stanley e Jp Morgan Chase & Co che sono orientate tra Dublino e Francoforte.

Al momento non sono state smobilitate, invece, le sedi di Intesa Sanpaolo e Unicredit, le uniche due banche italiane che contano centinaia di persone attive nelle loro sedi londinesi.

Per tutti gli approfondimenti sul tema, oltre che per avere una valutazione indipendente in merito all’impatto della Brexit su situazioni specifiche, inviare una mail a : segreteria@sintesinetwork.com

Export, Internazionalizzazione e Promozione del Made in Italy al 18˚ Meeting dei Segretari Generali delle Camere di Commercio Italiane all’Estero.

Dal 03 al 05 Luglio si è tenuto a Roma il 18˚ Meeting dei Segretari Generali delle Camere di Commercio Italiane all’Estero. Si tratta di un incontro annuale organizzato da Assocamerestero, l’Associazione che riunisce la dirigenza e i manager delle 78 CCIE, soggetti imprenditoriali privati che tramite i 140 uffici presenti in 54 Paesi Esteri forniscono un indirizzo e una pianificazione strategica in grado di promuovere e sostenere il processo di internazionalizzazione delle Piccole e Medie Imprese.

Numerosi sono stati gli argomenti sviluppati durante l’evento: le nuove frontiere dell’export, la promozione dell’autentico prodotto italiano, lo sviluppo dei servizi professionali, la comunicazione, la progettazione europea, la valorizzazione del prodotto agroalimentare italiano in Canada, Stati Uniti e Messico. Temi di grande importanza al giorno d’oggi che costituiscono nuove vie di sbocco per l’imprenditorialità e la capacità manageriale dei piccoli e medi imprenditori.

Il dibattito ha visto la partecipazione di personalità appartenenti al mondo istituzionale ed economico nonché qualificati esponenti delle istituzioni, del Sistema camerale italiano e all’estero e della società civile.

Nel corso dell’incontro è stato presentato il progetto “Chamber Mentoring for International Growth”, un’attività di guida e assistenza al processo di internazionalizzazione, svolta da oltre 110 Mentor, qualificati manager o imprenditori di successo di origini italiane, che vivono e lavorano all’estero e che vantano un’esperienza pluriennale sui mercati internazionali nei settori della meccanica, automotive, agroalimentare, assicurativo e finanziario, energia, ICT e servizi alle imprese. Come spiega Gian Domenico Auricchio, Presidente di Assocamerestero: “L’internazionalizzazione rappresenta nel contesto congiunturale attuale, un’esigenza sempre più sentita dalle PMI italiane. L’appuntamento annuale che vede riuniti i principali rappresentanti della rete delle Camere di Commercio Italiane all’estero costituisce in questo senso un momento di confronto importante sul contributo che può essere offerto nello scouting delle opportunità di affari e nel favorire la crescita e lo sviluppo sui mercati esteri”. Riguardo al progetto aggiunge: “Ciò costituisce certamente un valore aggiunto in termini di disponibilità e condivisione dell’obiettivo che il progetto si propone.”

Per tutte le informazioni relative all’avvio di relazioni commerciali oltre che alla costituzione e gestione di società in ambito internazionale, inviare una mail a : segreteria@sintesinetwork.com

Relazioni Italia Cipro. Nuova Nomina in Sintesi.

Sintesi Business Network, nell’ambito delle attività di sviluppo della cooperazione commerciale tra Italia e Cipro, con particolare riferimento all’area della contrattualistica internazionale ha nominato l’avvocato Andrea Gitto membro di un apposito comitato tecnico che avrà la funzione di supportare le aziende partner nella predisposizione degli accordi contrattuali con fornitori e clienti.

La nomina dell’avvocato Gitto, che da anni assiste aziende presenti sulla piazza, rappresenta un ulteriore tassello per Sintesi Business Network che è sempre più orientata al supporto di realtà imprenditoriali italiane interessate allo sviluppo sul mercato di Cipro.

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Sintesi Business Network. Nuova Missione a Cipro.

Si è svolta dal 26 al 29 Giugno la seconda missione commerciale a Cipro del 2017 di Sintesi Business Network  cui hanno partecipato alcune importanti aziende italiane che, accompagnate dal Segretario Generale Giuseppe Marino, hanno avuto l’opportunità di esplorare le aree di maggiore interesse in termini di business offerte dal Paese ed al contempo acquisire tutte le informazioni di natura tecnica e finanziaria inerenti l’avvio di un business in loco.

Nella stessa occasione Vi sono stati alcuni importanti incontri istituzionali rispettivamente con la locale Camera di Commercio e con la Cyprus Investment e Promotion Agency, agenzia deputata dal governo per lo sviluppo e l’attrazione degli investimenti esteri, nel corso dei quali sono state gettate le basi per una futura collaborazione certamente di mutuo interesse.

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Cipro: Un Hub Internazionale fin dai Tempi Antichi.

Situata nella parte nord-est del mar Mediterraneo e al sud della Turchia, Cipro è la più grande isola dell’ala orientale del Mediterraneo. A metà strada tra Europa, Asia e Africa, con significative attività marittime e aeree che collegano i tre continenti, presenta una posizione geografica privilegiata che favorisce notevolmente lo sviluppo economico del Paese. L’isola incoraggia e sostiene l’alto livello di esperienza e competenza relativo alla crescita dei settori chiave dell’economia europea. Cipro, famosa per la gente accogliente e ospitale, negli anni si è trasformata in una delle destinazioni più allettanti dove poter indirizzare gli investimenti esteri, grazie soprattutto ad una moderna economia basata sui servizi e un quadro giuridico chiaro e trasparente.

Per gli investitori si tratta, dunque, di una valida opzione in considerazione di una serie di fattori:

  • Posizione Strategica: grazie alla sua posizione geografica al centro tra Europa, Asia e Africa, Cipro è da sempre stato un importante punto commerciale e, ancora oggi, rappresenta un portale per gli investimenti al di fuori dell’UE, in particolare in Medio Oriente, India e Cina;
  • Sistema Fiscale: offre un trasparente ed efficiente regime fiscale in ambito UE, in linea con gli standard OECD e le direttive internazionali. Tale sistema è caratterizzato da: imposte sul reddito all’UE pari al 12.5%; “dividend participation exemption”; esenzione sulla cessione di titoli (ad esempio azioni e obbligazioni); nessuna ritenuta d’imposta su dividendi, interessi e pagamenti di royalties all’estero; nessuna imposta sugli utili di capitale; nessuna imposta di successione; un vantaggioso regime sulla Proprietà Intellettuale; tonnellaggio fiscale per le compagnie di navigazione; “notional interest deduction” per gli investimenti in aziende cipriote; esenzione fiscale soggettiva o personale per nuovi residenti e individui non domiciliati; più di 60 trattati contro le doppie imposizioni;
  • Stato Membro EU e Membro dell’Unione Monetaria Europea: Cipro è divenuto membro dell’Unione Europea nel 2004, mentre nel 2008 si è invece unito all’Unione Europea Monetaria. Il suo accesso garantisce sicurezza e libero mercato a milioni di cittadini europei;
  • Quadro Giuridico Legale e Regolamentato: Cipro possiede una struttura giuridica completa, moderna, legale e regolamentata basata sui principi del English Common Law. Investire a Cipro rappresenta una preziosa alternativa per le attività internazionali commerciali, in quanto offre un ambiente appositamente regolamentato in maniera tale da assicurare le migliori condizioni possibili per investitori, professionisti e imprenditori di tutto il mondo;
  • Talento & Qualità dei Servizi Professionali: l’isola offre professionalità altamente formate e qualificate, bilingue nella maggioranza, preparati ad offrire servizio di eccellenza in qualunque settore commerciale;
  • Infrastruttura Avanzata: il Paese è supportato da una moderna e avanzata infrastruttura con soluzioni stradali, aeree e marittime (due porti a Larnaka e Limassol e due aeroporti a Larnaka e Paphos);
  • Alta Qualità di Vita: Cipro è caratterizzato da un ambiente sicuro, pulito e salutare con standard di vita molto alti;
  • Opportunità e Prospettive Economiche: il governo introduce continuamente nuove misure mirate alla crescita del Paese. In tal modo, è riuscito a rinforzare la sua competitività nel mercato internazionale offrendo innumerevoli opportunità.

Cipro presenta una miriade di vantaggi per investitori di differenti aree. Settori tradizionali come spedizioni, turismo, banche, servizi finanziari e professionali sono i punti di forza dell’economia cipriota.

Bisogna precisare, tuttavia, che altri tipi di settori stanno dimostrando di essere in linea con il futuro sviluppo dell’isola.

Sono: energia, fondi di investimento, tecnologia, educazione e turismo del benessere, ricerca e sviluppo, innovazione. Valorizzando tutte queste importanti e moderne iniziative, Cipro è diventato uno degli emergenti centri di eccellenza nel mercato internazionale.

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