Grande Interesse per il Convegno tenutosi giovedì’ 22 settembre a Roma presso l’Hotel Ambasciatori.

Nelle due sessioni del Convegno dal titolo “La Costituzione e Gestione di Società Estere nel Nuovo Contesto Normativo Internazionale. Le principali novità dal 2017” tenutosi a Roma presso l’Hotel Ambasciatori, grande interesse hanno suscitato le tematiche trattate dai relatori Federico Castrichella e Giuseppe Marino, rispettivamente membro del consiglio direttivo e segretario generale di Sintesi Business Network.

In particolare l’approfondimento sulle nuove regole di monitoraggio fiscale internazionale alla luce dell’entrata in vigore del Common Reporting Standard è stato particolarmente seguito ed apprezzato. Proprio su tale tema sono stati numerosi i quesiti a cui hanno risposto i relatori sia durante che alla fine del convegno.
I prossimi appuntamenti con Sintesi Business Network saranno adesso il PATRIMONIA SUMMIT nelle due sedi di Roma (9 Novembre) e Milano (24 Novembre) ed infine il 16 Dicembre a Roma con il seminario dal titolo “L’investimento Immobiliare sui Mercati Esteri nell’ambito dell’attività di Wealth Management. Rischi e Opportunità”.

Sintesi Business Network. Prima Missione Commerciale a Cipro.

Si è svolta dal 14 al 16 settembre la prima missione commerciale a Cipro a cui hanno partecipato alcune aziende e professionisti italiani appartenenti a diversi settori merceologici che, accompagnate dal Segretario Generale Giuseppe Marino, hanno avuto l’opportunità di esplorare le aree di maggiore interesse in termini di business offerte dal Paese ed al contempo acquisire tutte le informazioni di natura tecnica e finanziaria inerenti l’avvio di un business in loco.

Nel corso della missione spazio particolare è stato dato all’approfondimento degli aspetti di natura societaria e fiscale per gli imprenditori italiani anche attraverso meetings di presentazione dedicati con alcuni dei più importanti studi legali e commerciali basati a Nicosia e Limassol.

Per ulteriori informazioni in merito al contenuto dell’articolo e per approfondimenti sulle attività inviare una e-mail a: segreteria@sintesinetwork.com

Paradisi Fiscali e Supermarket.

Quando si parla di paradisi fiscali, si pensa di parlare di qualcosa di quasi astratto, di isole e luoghi esotici sperduti chissà dove, lontanissimi da noi e dalla nostra quotidianità.

La realtà è leggermente diversa, infatti tutti i giorni, in maniera indiretta, non solo  veniamo a contatto con i paradisi fiscali, ma anche partecipiamo nostro malgrado al flusso di denaro che transita verso questi luoghi. Da quando ci svegliamo la mattina, e compiamo dei gesti ormai abituali, come accendere uno smartphone, fino a quando andiamo a dormire, ogni momento della nostra giornata sono un piccolo contributo alla ricchezza dei paradisi fiscali.

I nostri soldi prendono la strada di luoghi lontani, mischiandosi con quelli dei veri evasori fiscali. Volano verso paesi che, pensiamo, non hanno nulla a che fare con noi. Ma ci sbagliamo.

Un rapporto stilato dall’organizzazione non governativa Citizen for Tax Justice (Ctj) e da U.S. Pirg Educational Fund, dal titolo Offshore shell games 2015, rivela quanto le grandi multinazionali americane siano presenti nelle giurisdizioni segrete di tutto il mondo. Secondo gli esperti delle due organizzazioni le società Usa che fanno parte della lista Fortune 500 (la classifica che raggruppa le 500 maggiori compagnie statunitensi) hanno parcheggiato nei paradisi fiscali più di 2,1 trilioni di dollari (pari a 2.100 miliardi di dollari) per evitare di pagare circa 90 miliardi di dollari di imposte federali. Delle 500 società, ben 358 possiedono in totale 7.622 filiali in paradisi fiscali dove non hanno sedi operative o di produzione e dunque non avrebbero nessun motivo di essere presenti.

Non dimentichiamo un tubetto di dentifricio AZ, una confezione di rasoi Gillette, uno shampoo Pantene, una confezione di pile Duracell e un tubo di patatine Pringles. Tutti brands appartenenti alla Procter & Gamble, multinazionale americana , che detiene al di fuori degli Stati Uniti circa  45 miliardi di dollari di profitti e possiede filiali a Panama, Singapore, Svizzera, Olanda, Lussemburgo, Hong Kong, Costa Rica e Irlanda.

Per effettuare pagamenti utilizziamo una carta di credito: Visa, Mastercard o American Express, tutte e tre ci fanno sentire, a pieno titolo,  parte del grande business dell’elusione fiscale che – ribadiamo- è del tutto legale. Visa ha 5 miliardi di dollari offshore e una filiale a Singapore; Mastercard ha 3,3 miliardi all’estero e filiali in Olanda e Singapore; American Express possiede 9,7 miliardi offshore e filiali nelle Channel Islands, Antille Olandesi, Lussemburgo e Hong Kong.

I paradisi fiscali sono entrati di prepotenza nella nostra vita, anche se noi non ce ne siamo accorti. Le giurisdizioni offshore sono parte integrante del sistema e non un anomala eccezione. Per questo non è per nulla certo che gli sforzi dei paesi del G20 e dell’Ocse per ridimensionare il fenomeno abbiano successo. Le giurisdizioni offshore, infatti, prosperano non solo grazie all’elusione fiscale ma anche e soprattutto all’evasione fiscale.  Si calcola ammontino a circa 32mila miliardi di dollari le ricchezze finanziarie custodite nei paradisi offshore. Interessi enormi che hanno bisogno dei paradisi fiscali e che cercano sempre nuovi canali di sbocco. «I soldi sono come l’acqua – ha affermato l’ex ministro delle Finanze svizzero, Hans Rudolf Mertz -: trovano sempre una fessura in cui scorrere. Ecco perché l’evasione fiscale continuerà a esistere in futuro».

Disciplina delle società controllate estere. Circolare 35/E/2016

L’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in tema di disciplina delle società controllate estere o Controlled Foreign Companies (CFC) nello scorso mese di agosto con la circolare n.35/E /2016.

Il documento analizza le modifiche ai criteri di individuazione dei Paesi a fiscalità privilegiata, il trattamento degli utili provenienti da questi Paesi e la disciplina del credito d’imposta estero tenendo conto delle ultime novità normative.

Queste hanno introdotto novità importanti sia ai fini del regime di tassazione per trasparenza dei redditi prodotti dalle società controllate, sia ai fini della tassazione degli utili provenienti dai cosiddetti paradisi fiscali. Per quanto concerne i regimi fiscali privilegiati, la circolare fornisce chiarimenti in merito ai criteri di individuazione basati, dal primo gennaio 2016, esclusivamente sul livello nominale di tassazione inferiore al 50% di quello applicabile in Italia.

Con riferimento all’esclusione degli Stati membri dell’Unione Europea o dello Spazio Economico europeo che garantiscono un adeguato scambio di informazioni dalla nozione di regimi fiscali privilegiati, prevista dalla Legge di Stabilità 2016, viene chiarito che questa è stata estesa in via interpretativa anche all’esercizio 2015.

Il 22 Settembre 2016 si terrà a Roma presso la sala Stucchi dell’Hotel Ambasciatori il convegno organizzato da SINTESI BUSINESS NETWORK dal tema :

La Costituzione e Gestione di Società Estere nel Nuovo Contesto Normativo Internazionale. Le principali novità dal 2017

Al fine di consentire la più ampia partecipazione sono state previste due differenti sessioni negli orari sotto indicati :

  • I Sessione 14,30 – 16.00
  • II Sessione 17 – 18,30

La partecipazione è gratuita ma a numero chiuso. La Segreteria Generale è disponibile a fornire tutte le relative informazioni oltre che a raccogliere le richieste di partecipazione.

Di seguito l’indirizzo a cui fare riferimento  :segreteria@sintesinetwork.com